lunedì 1 luglio 2013

salviamo il paesagio


La costa dei grifoni, un’area naturalistica situata sul tratto nord-occidentale della Sardegna, è minacciata da un progetto e da un’assurda legge regionale.

Il progetto è ormai un classico di questi giorni: ovvero la costruzione di alberghi, centri benessere e spa, spazi per ospitare convegni e congressi, stabilimenti balneari e strutture turistiche di vario tipo, tra cui – per esempio – campi da golf. La legge in questione, infatti, è la n. 19/2011, chiamata legge regionale di sostegno al golf.
Sembra paradossale, ma non lo è. In un paese dove esistono vuoti normativi di una certa rilevanza, c’è chi si preoccupa di studiare, discutere ed approvare una legge che tuteli la pratica del golf. Quello del golf tuttavia è soltanto un pretesto, dal momento che questa legge prevede che la Giunta regionale possa modificare il piano paesaggistico per individuare nuove aree da dedicare a nuovi impianti golfistici.
Grazie a questa legge, la Condotte Immobiliare s.p.a. (società del Gruppo Ferfina), che circa quindici anni fa aveva acquisito diverse aree lungo la costa, ha presentato nuovi progetti, tra cui quello che intende ora trasformare circa 100 dei 247 ettari di Tentizzos in un concentrato di alberghi, residence e ville e, per l’appunto, un campo da golf a 18 buche.
L’area interessata si trova tra Bosa – cittadina che racchiude e conserva splendidamente cultura e tradizioni locali – e Alghero. Siamo nella provincia di Oristano, su una costa incontaminata e ancora sconosciuta al turismo di massa, dove il blu del mare sardo e il verde della macchia mediterranea si fondono in perfetta armonia. Questo tratto di costa alta e rocciosa è il regno dei grifoni e di altri rapaci e gode di importanti tutele, su tutte il vincolo paesaggistico sancito dal decreto legislativo n.42/2004 e la direttiva europea n.92/42/CEE, che lo riconosce sito di importanza comunitaria.
A questa vicenda si lega anche quella che interessa circa 30 mila metri cubi di Sa Sea, nell’area di una vecchia cava sulla foce del fiume Temo. Questo progetto, inizialmente previsto in località Campu ‘e Mare, è un’evoluzione di quanto già proposto nel 2004. Riguarda sempre la costruzione di nuove strutture turistiche, ma occorre che nell’area ci sia un altro intervento che preveda un campo da golf affinché possa essere realizzato. E qui si torna al già citato progetto di Tentizzos. In pratica, la legge regionale di sostegno al golf diventa un elemento per scardinare vincoli e tutele paesaggistiche.
Per questo, il 25 ottobre 2011, le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico (GRIG), Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia s’erano appellate al Governo evidenziando alcune illegittimità costituzionali della legge. E il Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2011, da poco presieduto da Mario Monti, aveva fatto sua questa segnalazione, impugnando la controversa legge regionale di sostegno al golf davanti alla corte costituzionale. La motivazione? Palesi lesioni delle competenze statali in materia di pianificazione paesaggistica e di tutela ambientale.
In attesa che la corte costituzionale si pronunci in materia, le associazioni ambientaliste non abbassano la guardia. E anzi promettono battaglia, annunciando di volersi opporre in tutte le sedi e con tutti i mezzi a disposizione per contrastare un vero e proprio scempio annunciato.

1 commento:

  1. L'ennesima intollerabile violazione e svendita di un gioiello della natura in barba ai diritti del popolo sardo e dell'umanità intera di preservare un patrimonio unico al mondo. VERGOGNA !!!! E' ora di ribellarsi a questo ulteriore sopruso. SVEGLIAMOCI e IMPEDIAMO UN SIMILE SCEMPIO.

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